Archivio

Posts Tagged ‘tapis roulant’

Il tapis roulant. Mon amour

Non c’è nulla di più noioso che correre sul tapis. Non c’è, però, nulla di più fastidioso di correre al freddTreadmill Runningo sotto la neve, sulla stradaghiacciata.
Insomma alla fine tra tapis in palestra e freddo, neve e ghiaccio uno sceglie il tapis, il caldo in palestra. Almeno io.
Certo che finchè si fanno ripetute da 1 minuto il tappeto è perfetto, magari anche da 3-5 minuti. Quando invece come oggi fai un progressivo è una rottura di scatole indicibile.
Siccome la maratona di Verona si avvicina, a meno 3 settimane dalla gara gli allenamenti si fanno meno “furiosi”. Oggi 15-20 minuti con frequenza cardiaca tra i 135-145. Poi 40 minuti tra i 155 e i 165.
Quei 40 minuti sono interminabili. In palestra c’è la tv, ma guardare la tv mentre corro non è cosa per me. Ho la musica, i podcast. Oggi mentre correvo ascoltavo America 24 un podcast di Radio 24, Nova 24, altro podcast di Radio 24 e poi Americana della Bbc.
Le cuffie che ho comprato a Singapore perfette per ascoltare musica (ma fino a Singapore uno deve andare per comprare delle cuffie da incastrare nel lobo?? Prezzo 19 $ di Singapore, circa 10€) mentre corro stanno sfiatando e incominciano a perdere il segnale dalla sinistra, per cui diventa difficile ascoltare bene. In più ogni tanto il segnale torna, sembra un gioco per testare l’udito.

E’ possibile che sia sempre tutto così complicato?? Uno non può correre e ascoltarsi qualcosa in radio o dei podcast? Purtroppo non è così.
Certo che in primavera tra un paio di mesi sarà tutto diverso, natura rigogliosa, temperatura tiepida. Il problema del tapis roulant non si porrà più, tantomeno della musica da ascoltare.

Intanto evviva la palestra!!!

Correre durante il weekend

Durante la settimana riuscire a ritagliarsi qualche mezz’ora per seguire un allenamento specifico può diventare una fonte di stress. Non sempre uno riesce ad andare a correre quando avrebbe pianificato, o quando si era preparato mentalmente. Capita la riunione lunga, l’appuntamento fuori città subito dopo il pranzo o prima di cena, giusto per sabotare le intenzioni migliori di chi avrebbe voluto, invece, farsi qualche ripetuta, o un allenamento progressivo. Correre prima del lavoro va bene per chi ha orari flessibili e comunque solo a determinate condizioni. Durante pausa pranzo è uno sbattimento e si deve avere abbastanza tempo. La sera va bene per chi non finisce troppo tardi. Insomma due palle!!! E un vero disastro riuscire a tenere una certa frequenza e regolarità per chi cerca di fare un pochino sul serio.
Io esco a pranzo, faccio il criceto, corro in palestra. Unico compromesso possibile col fatto di lavorare in città e volere fare uno sport, che normalmente si fa all’aria aperta. A volte con la bella stagione se ho appuntamenti in tarda mattinata esco prima e mi faccio una corsetta al parco. Anche perchè crearsi delle condizioni artificiali non può essere una soluzione definitiva, il parco con il suo sali e scendi, le curve, lo sterrato e l’asfalto sono le condizioni migliori, il tapis va bene per impostare un allenamento.

Il weekend cambia tutto! Tempo a volontà, percorsi a scelta, senza dover fare tutto, letteralmente, di corsa. Puoi uscire e decidere dove, quanto e quando vuoi fare la tua uscita!

L’unico limite: in estate correre durante la giornata può essere difficile viste il calore soffocante. Questo weekend sono uscito sabato. Venerdì notte c’è stato un acquazzone e la mattina c’era una temperaturina perfetta: 21°. Che dire il massimo, sono partito alle 9.30 e ho fatto un allenamento medio-lungo [http://sportstracker.nokia.com/nts/workoutdetail/index.do?id=335672] e me la sono goduta proprio. Il parco di Monza è favolso, quasi tutto alberato, quindi all’ombra, con piccole salite e discese, sterrato, molte fontanelle; d’estate la sete è micidiale.

In giro ho incontrato Renzo Barbugian, con cui ho discusso degli allenamenti preparativi per la maratona di Milano che inizieranno la prima domenica di settembre e di cui parlerò in uno dei prossimi post. Bella iniziativa e bell’incontro.